I grandi mali dell'Africa
Il Paese e la sua recente storia
La Repubblica Democratica del Congo (ex-Zaire, ex-Congo Belga) è uno degli stati più estesi, otto volte l’Italia, e più popolati dell'Africa Sub Sahariana, situato lungo il bacino del fiume Congo, nel cuore del continente. Ex colonia belga, fin dall'indipendenza del 1960, teatro di infinite guerre scatenatesi principalmente a causa dei grandi giacimenti minerari strategici di cui il paese è incredibilmente ricco.
Nel 1965 il comandante Mobutu Sese Seko prese il potere con un colpo di stato e nonostante corruzione, repressione e violenza fossero le caratteristiche principali del suo governo, per le grandi potenze occidentali, fu, innanzitutto, un prezioso alleato all'interno dello scacchiere internazionale della guerra fredda e un amico delle compagnie minerarie transnazionali.
Nel 1997, forze ribelli, guidate da Laurent Kabila, conquistarono la capitale Kinshasa e rovesciarono la trentennale dittatura di Mobutu, che aveva portato il paese alla rovina e alla fame.
Ma nel 1998, gruppi armati, fiancheggiati da Ruanda e Uganda iniziano una dura lotta contro il nuovo Presidente Laurent Kabila, spalleggiato, a sua volta, da: Angola, Namibia e Zimbabwe. Scoppia così una nuova guerra che vede coinvolti sei paesi africani, in corsa per il controllo dei ricchi giacimenti, dietro i quali si nascondono le potenze occidentali.
Il paese si ritrova diviso: la parte orientale, controllata dai ribelli, appoggiati da Ruanda e Uganda e la parte occidentale in mano alle truppe di Kabila. Quest'ultimo viene assassinato nel 2001 e il figlio, Joseph Kabila, assume immediatamente la presidenza della R. D: Congo.
Questa guerra, ignorata dai mass media occidentali, ha provocato, nel solo Congo, oltre 7 milioni di morti, soprattutto fra i civili. Il 29 ottobre 2006 si concludono le prime elezioni democratiche che vedono vincitore il Presidente uscente Joseph Kabila. Finalmente dopo varie vicissitudini, il 25 febbraio 2009 viene firmato un accordo di pace fra i belligeranti, le truppe ruandesi si ritirano dal Congo ed ha inizio un vero processo di pace irreversibile. Un futuro di speranza si apre anche per questa nazione che per decenni è stata abbandonata al suo destino.
L’Associazione Comunità Mamma della Pace in Africa, opera, nella Repubblica Democratica del Congo
Il nostro impegno ha avuto inizio nella parte orientale della R. D. Congo, esattamente nella regione del Kivu, zona dei Grandi Laghi, confinante con Uganda, Ruanda e Burundi. E’ in questa regione che una guerra, durata più di 13 anni, guerra non di etnie, come si vuol far intendere, ma soprattutto di interessi, ha procurato un vero flagello: basti pensare che in un raggio di 300 km, con epicentro Bukavu, capoluogo del Sud Kivu, coinvolgendo i tre paesi confinati ed interessati nel conflitto, ha causato oltre 9.500.000 morti, un numero impressionante di sfollati e dispersi, ha distrutto case, scuole, ha ucciso uomini, donne, vecchi e bambini con i loro insegnanti.
(Scopri Le Comunità Mamma della Pace presenti nel Kivu e Kasongo)
Una garanzia per i nostri benefattori
In ogni Comunità che aiutiamo, la Diocesi è sempre il nostro referente locale
Collaboriamo con un partner che non è un privato, ma un’istituzione, seria e competente, nel mettere a miglior frutto le donazioni. Tutte le Comunità Mamma della Pace sono considerate opere diocesane; garante è quindi la Diocesi stessa dove è ubicata la Comunità che, come grande organizzazione, vivendo sul posto, conosce problemi di assistenza e culturali nella loro complessità, dispone di mezzi efficaci d’intervento in qualsiasi necessità. Questa scelta garantisce che le offerte arrivino veramente a quelle persone o a quelle situazioni che più ne hanno bisogno.
Per saperne di più alcuni link importanti
I bambini le principali vittime della guerra e dell’ingiustizia
Settembre 2008 la Madonna promette la pace in Congo, Ruanda e Burundi
La pace è finalmente è arrivata
Ora che c’è la Pace, cosa chiedono i bambini del Kivu alla comunità internazionale?