Cosa intendiamo per autosviluppo

Cosa intendiamo per autosviluppo

Una politica basata sulla capacità di una sana autogestione

Per autosviluppo o autofinanziamento intendiamo, la capacità della Comunità di finanziarsi, avvalendosi del patrimonio messo a disposizione dalla nostra Associazione, con la propria gestione,  avvallata da una contabilità trasparente redatta da esperti.

Vogliamo responsabilizzare i membri delle Comunità  Mamma della Pace evitando la grave piaga dell’assistenzialismo, non vogliamo permettere  che   gli ospiti delle nostre Comunità, vivano da incoscienti spendaccioni sulle spalle altrui; no ai fannulloni.  Vogliamo che col proprio lavoro, la propria organizzazione riescano ad autogestirsi nel più breve tempo possibile. 

L’art. 2 del nostro Regolamento detta: “…la nostra Associazione finanzia vari progetti, microprogetti, piccole attività   produttive, commerciali ed artigianali, fino a mettere in grado le Comunità di camminare da sole con la propria gestione… “ il che significa che il Progetto globale della Comunità, verrà finanziato fino ad un massimo del 60%, il residuo  40% dovrà essere coperto dalla Comunità stessa con un’autogestione sana e professionale. Sempre l’art. 2 del nostro Regolamento recita “una volta completato il Programma di base che permetta di raggiungere un livello di vita dignitosa ai singoli membri, le Comunità finanziate, dovranno essere addirittura in grado di finanziare, con il coordinamento, la supervisione e su indicazione dell’Associazione “C.M.P. – Onlus”, in accordo con la Diocesi nella cui giurisdizione risiede la Comunità, altre Comunità Mamma della Pace  che andranno a formarsi o nella stessa Diocesi od in altre Diocesi, facendo bene memoria del principio che, come gratuitamente abbiamo ricevuto, così gratuitamente dobbiamo dare.

L’autofinanziamento cosi  inteso, è una questione di giustizia che abbraccia i diritti umani e promuove il rispetto dei diritti fondamentali della persona umana,  lo sviluppo delle regioni povere, la giustizia sociale e  potrebbe essere benissimo oggetto di pastorale da inserire tra gli argomenti della locale Pontificia Commissione “Iustitia et Pax”.

SU